Roberto Cavaliere

E’ ufficiale, Roberto Cavaliere lascia il Maliseti Tobbianese dopo due stagioni molto positive, soprattutto la prima conclusasi con la vittoria del campionato Juniores Regionale ed il raggiungimento della finalissima per il titolo di campione regionale. La società ringrazia Roberto Cavaliere per la professionalità e la passione dimostrata in questi due anni trascorsi insieme. Attraverso il sito ufficiale Roberto Cavaliere saluta Maliseti e Tobbiana…

«Nel calcio gli allenatori sono uomini soli, sempre con la valigia in mano – dice Cavaliere – quando si comincia un percorso di lavoro devi sempre mettere in conto che non sarà per sempre. Ma quando arriva il momento dei saluti è sempre triste. A maggior ragione quando sei stato bene in una società, come sono stato io a Maliseti e Tobbiana. E’ finito un ciclo, mi dispiace solo che nessuno mi abbia spiegato il perché. Forse quella che ritengo essere una mia qualità, l’essere un allenatore da campo e non da bar, a volte finisca per essere invece il mio limite. Non sono molto bravo a fare pubbliche relazioni, ecco…

Ringrazio la società, il direttore Bardazzi, per avermi scelto, portato qui e avermi dato l’opportunità di poter competere per vincere un campionato regionale. Ci siamo riusciti al primo colpo, numeri alla mano non è da tutti. Peraltro al termine di una stagione di assestamento a livello societario dopo la fusione con la Tobbianese.

Sicuramente la vittoria del campionato è stata la gioia più grande, ho avuto la fortuna di allenare un bellissimo gruppo, con tanti ragazzi cresciuti con questa maglia, penso a Giandonati che ha cominciato con me a 5 anni nella mia prima esperienza a Maliseti. Rimane il rammarico per la finale persa con il Forte Querceta, che non abbiamo praticamente giocato.

Nella seconda stagione abbiamo incontrato tante difficoltà, ma siamo comunque riusciti a raggiungere l’obiettivo minimo del quinto posto. Cosa non ha funzionato? Abbiamo avuto un organico ridotto, Ventrici e Ruggiero praticamente non hanno mai cominciato, Pau e Manganello hanno smesso quasi subito per motivi di studio e lavoro, e dopo 5 giornate abbiamo perso Berti per un grave infortunio con la Prima Squadra.

Dei ’97 dello scorso anno in estate se ne sono andati Del Bianco e Maffii. Forse il secondo posto degli Allievi aveva illuso un po’ tutti.

D’altra parta è vero che a noi quest’anno è mancato qualcosa soprattutto a livello di mentalità, perché con i 10 punti persi con le ultime in classifica oggi saremmo a parlare di un altro campionato.

Tra le soddisfazioni di quest’anno la crescita di giocatori come Mosconi: non ha mai fatto così tanti gol come quest’anno, è uno dei giocatori su cui la società potrà contare anche in futuro. Come Lorenzi, già protagonista in prima squadra.

I rapporti con la prima squadra? Fino a dicembre mister Rossi ha avuto i problemi che sappiamo e invece di poter contare noi sull’aiuto di qualche fuoriquota, siamo stati noi a dover rinunciare a dei giocatori. Da gennaio in poi la Prima squadra ha fatto qualcosa di incredibile, ma a Grassina in campo c’erano quasi tutti Juniores, e lì è cominciato tutto.

Problemi con mister Rossi? Assolutamente no, con Fabrizio ci conosciamo da ragazzi, il nostro è sempre stato un rapporto diretto. So benissimo qual è il ruolo di un allenatore Juniores. E so anche la dimensione di una Juniores in una società come il Maliseti Tobbianese: un fiore all’occhiello, una squadra che comunque se la gioca sempre per il titolo.

Approfitto di questa intervista per salutare i tanti amici di Maliseti e Tobbiana con cui ho avuto la fortuna di condividere questa esperienza: oltre a Moskino, vorrei ricordare Querci, Capecchi, Matteucci, Maggini, Pippo, Pelo e Umberto Fantozzi che, l’anno scorso in particolare ci ha permesso di giocare su un terreno sempre perfetto. E poi Claudio Giusti, lo zio Onofrio che ci ha seguito lo scorso anno.

E poi i ragazzi, ho ricevuto tanti messaggi affettuosi. Ringrazio tutti di cuore.

Il mio futuro? Allenerò la Juniores del Mezzana. Speravo in una chiamata per una prima squadra, prima o poi è un’esperienza che voglio fare. Ho scelto Mezzana per il progetto che mi ha presentato Ciolini e perché logisticamente è una soluzione molto comoda, vicina a casa e al lavoro.

Continuerò a seguire il Maliseti Tobbianese con affetto, insieme a quello del Lanciotto sarà il primo risultato che chiederò finita la mia partita. Mi mancheranno le interviste dopo partita, il sito del Maliseti Tobbianese sarà sempre tra i miei preferiti. Tornare a Maliseti? Sarebbe la terza volta, mai dire mai…»