Intervista a mister Carlo Salvadori: «Una gara praticamente perfetta, rientrando negli spogliatoi dopo il primo tempo ho detto ai ragazzi che sarei anche potuto andare via, ciascuno di loro sapeva benissimo cosa doveva fare…»

SALVADORI: «La squadra ha disputato una gara perfetta, la più bella della stagione, rientrando negli spogliatoi dopo il primo tempo ho detto ai ragazzi che sarei anche potuto andare via, ciascuno di loro sapeva benissimo cosa doveva fare. Una partita come questa è il risultato di un anno di lavoro, la squadra è cresciuta tanto anche sul piano della personalità. Ho visto grande concentrazioni, motivazioni forti, pensiamo a Niccolai che è voluto rientrare a tutti i costi con il naso rotto. La finale è un traguardo storico per la nostra società, sono molto contento, per i ragazzi, lo staff tecnico, Simone e Raffaele, il presidente Pacini, per tutti i nostri tifosi, figure storiche della società come Mariano, Silvano, Menichetti, Ciampi…

La coppa una rivincita personale? No, sono soddisfatto del nostro campionato, anche se nel girone di ritorno non siamo riusciti a tenere il ritmo delle primissime. Piuttosto sono felice che oggi siamo tutti qua a festeggiare insieme il raggiungimento di una storica finale, mentre ad inizio stagione percepivo un po’ di scetticismo. E’ sempre così quando finisce un ciclo importante, come è stato quello di Piero, però nel calcio una società per crescere non può limitarsi a conservare, deve ricercare sempre nuovi stimoli e motivazioni. Da parte mia non mi sono mai sentito in competizione con il mio predecessore…

Castrogiovanni? Un gol pesantissimo, il settimo in coppa, un gesto tecnico straordinario. Due minuti prima del gol ho spostato Filippo a destra, portando Bresci a sinistra, un’intuizione vincente, a volte però non basta, serve anche un po’ di fortuna. Castrogiovanni lo conoscevo dai tempi di Calenzano, io allenavo gli Allievi e lui giocava nei Giovanissimi, lo scorso anno ho insistito per andarlo a prendere a Poggibonsi, i primi mesi non sono stati facili, ma al primo anno in categoria ha disputato una bellissima stagione…

Il Lanciotto? In campionato abbiamo perso 3-2 in trasferta e 2-1 in casa, all’ultima giornata, lo sicuramente potranno contare su tre rinforzi dalla prima squadra, giocatori con 25 presenze in Eccellenza che hanno contribuito alla promozione in serie D. I campigiani hanno conquistato 74 punti, arrivando ad una lunghezza dal Fiesolecaldine, in coppa hanno eliminato Jolly e Montemurlo, Pisa e Gracciano. E’ ovvio che guardando ai numeri ed al campionato loro sono una spanna avanti a noi, però in una partita secca direi che abbiamo il 50% di possibilità di conquistare la coppa…

Spero di avere tutta la rosa a disposizione, rientraranno sicuramente Di Giorgio, Casarin e Sardi, in settimana saranno da valutare le condizioni di Niccolai, che ha il naso rotto ma potrebbe giocare con un tutore, Scarselli, che ha fatto la tac che ha scongiurato ogni preoccupazione, e Molinara, che ha una contusione alla costola…

In semifinale c’è stata una bellissima cornice di pubblico, adesso andremo a giocarci la finale allo stadio comunale di Pistoia, un palcoscenico che ha ospitato anche partite di serie A, sarà un’adrenalina unica. Le dimensioni del campo potrebbero favorirci, il nostro gioco si presta agli spazi più larghi. Se non fossi l’allenatore della Juniores, ma un genitore o uno sportivo di Maliseti, non vorrei assolutamente perdermi una partita come questa, quindi il mio appello è quasi superfluo, ma venite tutti a Pistoia indossando qualcosa di amaranto, una maglia oppure una sciarpa. Anche perché da Campi verranno in tanti, e si faranno sentire…»