«Il primo pensiero va a risolvere il prima possibile l’emergenza Coronavirus, ma anche noi siamo preoccupati per i tornei che avevamo già in programma fra aprile e giugno. Il possibile danno economico è davvero importante». Anche in casa Maliseti Seano si guarda con una certa apprensione al futuro e a cosa potrebbe succedere anche nella migliore e più ottimistica delle ipotesi, cioè che effettivamente si riuscisse a tornare in campo per concludere i campionati a partire da maggio.

«In questo momento non riesco proprio a pensare al gioco del calcio, con i problemi immensamente più grandi che ognuno di noi è chiamato ad affrontare – commenta al quotidiano “La Nazione” il direttore generale del Maliseti Seano, Simone Bardazzi. Di sicuro il problema più grande per le associazioni sportive e per le società come la nostra, che organizzavano tornei Figc ma anche che ospitavano tornei estivi di altre federazioni per esempio di calcio a 7 o calcio a 5, sarà proprio l’assenza di queste manifestazioni. Serate di svago a disposizione anche della collettività. Mancheranno introiti per chiudere la meglio la stagione in corso e per programmare le stagioni successive. Questa è la vera preoccupazione, molto di più della chiusura o meno dei campionati dilettanti e giovanili».

Come chiudere allora la stagione? Secondo Bardazzi una soluzione ci potrebbe essere: «Dipendesse da me ripartirei a gironi invariati, senza retrocessioni e promozioni, da settembre. Economicamente per le società è molto peggio non fare i tornei e le manifestazioni ad aprile, maggio e giugno, piuttosto che non finire i campionati».