Sulle ali del “condor” (ma è grande la prestazione di squadra) si vola in finale!

Ore 7:20, suona la sveglia, la prima di tre (la terza serve solo in casi estremi) come ogni giorno, di fatto oggi è UN GIORNO NORMALE, anche sei in programma c’è un qualcosa che aspettiamo da quasi quattro mesi.
Un qualcosa che ha dato il via a un processo/progetto importante nella squadra, che ha spinto la società a “mettere mano” a un gruppo falcidiato da infortuni e defezioni varie, ridotto davvero male che in data 30/11/2014 collezionando la quarta sconfitta consecutiva si colloca all’ultimo posto in classifica con 8 punti, raggiunti dalle Piagge che contemporaneamente ( e sorprendentemente) battono la capolista Signa, una situazione difficile, mai provata prima, già questo basterebbe a invogliare il gruppo dirigenziale a cercare rinforzi per sostituire le pedine mancanti e possibilmente migliorare anche la qualità della squadra, perchè servirà una grande rimonta per uscire dalle quelle sabbie mobili, ma oltre a questo c’è un altro motivo scatenante, pochi giorni prima abbiamo ottenuto l’accesso (insperato in queste condizioni) alla semifinale di Coppa Italia che ci vedrà impegnati nel lontano mese di Marzo contro il Gracciano, vogliamo arrivare a quella data con una squadra competitiva e in grado di sopperire eventualmente a qualche assenza che ci può sempre stare, mancano tuttavia 14 partite di campionato prima del 18 di Marzo, e nemmeno il più ottimista tra gli ottimisti in quel grigio pomeriggio di una ancor più grigia domenica pratese, avrebbe immaginato di arrivarci collocati al 5° posto in classifica dopo aver ottenuto ben 29 punti (una media da primo posto, 2 punti a partita) in quelle benedette 14 gare, una scalata importante, una sola sconfitta che possiamo definire “figlia di un episodio” in quel di Fucecchio (gara condizionata dal vento e decisa da un tocco fortuito di mano in area di rigore su una palla innocua) e se guardiamo soltanto le ultime 5 gare, quelle immediatamente precedenti la partita di coppa, non possiamo non sottolineare uno score di tutto rispetto, 5 partite 13 punti, DIECI gol fatti e ZERO gol subiti, sembra proprio che la squadra, che sicuramente è adesso di livello, stia anche attraversando un momento di ottima forma e abbia preso via via consapevolezza dei propri mezzi, ma tutto questo può non contare niente, quando ti giochi tutto, ma proprio tutto in 90 minuti, basta una giornata storta, un avversario in palla, un episodio… basta poco per far si che oggi alle ore 17:00 ognuno di noi possa tornare verso la propria casa, la propria famiglia, con uno stato d’animo letteralmente euforico oppure viceversa decisamente mesto… a prescindere dalla grandissima soddisfazione di aver recuperato una situazione davvero difficile in campionato e avere addirittura la possibilità di centrare i play off dopo aver assaggiato l’amaro calice della “maglia nera” nella classifica generale, basta poco, pochissimo… ma oggi in fin dei conti E’ UN GIORNO NORMALE…. quindi l’unica cosa che devo fare adesso è mettere da parte questi pensieri, fare la mia solita colazione con biscotti, latte scremato e una banana, un caffè veloce e partenza…. al Gracciano ci penseremo più tardi.
Le poche ore che ci dividono dall’evento passano però velocissime, sinceramente anche senza ansia alcuna, ma questo forse fa parte del mio carattere, comunque la partita è sicuramente importante e può aprire le porte a un traguardo storico mai raggiunto prima, ma vivo la cosa con grandissima tranquillità, sicuramente non sarebbe così se dovessimo giocare un play out, in quel caso avrei mille pensieri, questo è certo.
La squadra è pronta, forte, quasi al completo, sono assenti i “soli” Bertini Cerbino e Melani, rispetto a quello che eravamo abituati nei primi tre mesi di stagione una bazzecola, tre “sole” assenze…
Ecco che arriva anche la squadra ospite, il Gracciano, i valdelsani non me ne vogliano, ma ho una sensazione simile a quella che avevo quando nel 1982 l’Italia di Bearzot, dei vari Zoff, Gentile Cabrini Oriali, si apprestava ad affrontare la Polonia di Boniek e Smolarek, squadra di tutto rispetto che però in quel momento mi sembrava solo un “impiccio” prima della finale in cui avremmo affrontato o la Germania di Rummenigge o la Francia di Platini, in quella che ormai dopo aver battuto Brasile e Argentina ritenevo una finale già ampiamente meritata, pur essendoci di mezzo l’ostacolo polacco.
La doppietta di Pablito Rossi rese di fatto quella partita solo una “pratica” necessaria da superare, (proprio come in un certo senso mi sentivo) per spalancare la porta alla finalissima del Bernabeu contro i “panzer” tedeschi e spalancando anche la porta dei miei sogni, del mio “suegno mundial” da tifoso17enne e di quello di altri 50.000.000 di Italiani.
Detto fatto, inizia la partita e “condor” Fabbri finalizza un cross di Caggianese e ci porta in vantaggio già dopo pochi minuti, ma immediatamente dopo ci mangiamo letteralmente tre gol nel giro di 15 minuti, col guizzante Caggianese prima e con Cardillo dopo, andiamo così al riposo in vantaggio di una sola rete e il rammarico tipico di chi conoscendo il calcio sa che spesso “chi sbaglia paga”, ma oggettivamente la squadra ospite non è mai riuscita nemmeno a scalfire la solidità difensiva dei nostri alfieri del pacchetto arretrato che hanno fatto passare una prima metà di gara totalmente inoperosa al buon Brunelli.
Ecco perchè continuo ad avere quella sensazione di “polacca” memoria, mi sembra quasi impossibile che la storia di questa partita possa inavvertitamente cambiare il proprio copione, quasi come se già l’avessi vista, o sognata…
E la seconda frazione non farà altro che darmi conferme positive e trasformare in realtà ogni singola sensazione provata in precedenza, il copione non cambia, mai..
Raddoppia ancora il condor, il suo gol in apparenza sembra facile facile, ma l’astuzia con cui prende posizione e la difende da un avversario probabilmente più veloce di lui, andrebbe fatta vedere e rivedere mille volte a qualsiasi giovane attaccante che si è messo in testa non solo di giocare davanti ai suoi compagni di squadra, ma anche un giorno di arrivare segnare oltre 150 reti nelle varie categorie prima di appendere le scarpette al fatidico chiodo… della serie “guarda il condor, copia e incolla”..(a proposito… il chiodo.. il mondo è veramente cambiato in maniera totale in pochi decenni, ma la scarpette si appendono sempre li? Al chiodo… anche oggi come 40 anni fa, non è buffo?)
Andiamo avanti… il raddoppio di Fabbri tarpa definitivamente le ali ai ragazzi di Gracciano che poco dopo gettano definitivamente la spugna subendo una accelerazione di turbo-Caggia che supera il diretto avversario entra in area e lo costringe al fallo da penalty e rosso… ma a Gracciano (non facendo lo stesso nostro girone) forse non sanno che a noi i rigori a favore sono davvero indigesti, sul dischetto va Cardillo e spara il pallone nel fosso dietro il parcheggio, Giggi non ama fare gol dal dischetto ma si rifarà più avanti, la gara rimane così sul 2-0, ma già non avevamo rischiato niente in parità numerica, figuriamoci adesso.. Brunelli salvo un paio di uscite rimane spettatore non pagante.
Ne arrivano così altre due di reti, la terza è firmata da Marchiseppe, da molti mesi non scrivo più, fatta eccezione per la giornata di coppa a Chiusi, prima e dopo la mia penna è rimasta a lungo in soffitta, e dire che la voglia di scrivere non mi mancherebbe nemmeno, ma facendomi violenza evito, il motivo? Diciamo che ho i miei motivi… ecco che non ho potuto, prima di adesso, dare il bentornato al nostro Jack, di nuovo in forza dal 1/12, lui che è uno dei pochi reduci della fantastica remuntada in prima categoria ai danni del San Miniato, remuntada che significò passaggio in promozione, 10 gol in quella stagione per Marchiseppe, che giocava più avanzato rispetto ad oggi, gran bella partita la sua, impiegato davanti alla difesa ha cantato e portato la croce, mettendo in mostra cattiveria e qualità allo stesso tempo.
La quarta e ultima segnatura porta la firma d’autore di Cardillo, quarto gol nelle ultime tre partite, devastante a Calenzano, decisivo con la Lunigiana, frizzante e a segno anche oggi, a lui spetta così l’onore di posizionare la cornice al bel quadro che questi ragazzi hanno deciso di pitturare oggi, finisce la partita che tutti aspettavamo da tempo con un risultato che sicuramente nessuno di noi avrebbe osato sperare, un rotondo 4-0, netto e inequivocabile, come 10 giorni fa a Calenzano.
La “pratica Gracciano” è sbrigata, così come Paolo Rossi sbrigò la “pratica Polonia” poi l’Italia si trasferì a Madrid e tutti sappiamo come andò a finire, ancora mi fa eco nelle orecchie l’italica voce di Nando Martellini che scandisce per tre volte “CAMPIONI DEL MONDO”.. brividi…mai dimenticherò quella fantasticaemozione!
Altra storia è la nostra, non solo non sappiamo l’esito finale, non solo non sappiamo se alzeremo la coppa, ma nemmeno su quale campo giocheremo, perché sembra che il centro federale sia occupato, Sesto Fiorentino? Campi Bisenzio? Chissà, una cosa però è certa:
Siamo in finale di coppa, un traguardo mai raggiunto, sfideremo indovinate chi? Il Signa… ancora Signa, Coppola Diop e company, (due pareggi per 1-1 nelle sfide precedenti in stagione) che si apprestano a vincere, anzi, stravincere questo campionato, ma siccome l’appetito vien mangiando, cercheranno di farsi una bella scorpacciata abbinando allo “scudetto” anche la coppa, ma noi faremo di tutto per impedirglielo, questo è certo, ce la giochiamo fino in fondo, con chiunque, alla pari.
La splendida giornata non può che terminare intorno a un paio di tavoli guarniti di tortelli, fusilli e arrosto misto, oltre a patate arrosto e fagioli…..
Da domani penseremo alla prossima sfida al “Paoli” contro il Firenze Ovest, appaiato in classifica a quota 37 punti proprio la scorsa domenica, casualmente si riparte da loro, affrontati quel 30/11/2014
Che sembra così lontano da non esser mai esistito, potrebbe davvero sembrarmi di aver fatto un brutto sogno in quei giorni in cui tutto girava storto, in cui subivamo settimanalmente infortuni gravi e defezioni di ogni genere, ma sono state dette così tante cose su quel Maliseti Tobbianese che non ingranava, ignorando volutamente le cause, ogni detrattore diceva la sua e coniava la propria frase preferita, per esempio “squadra dai grandi nomi e dai piccoli risultati” per citarne una tra le più riuscite, c’è chi invece non vedeva ora di andare a tv Prato per poter dire ( pur non interpellato direttamente ) che la “vera delusione del campionato” eravamo noi… per decenza mi fermo qui e non rispondo a queste persone (sarebbe anche molto facile farlo ma perché infierire e abbassarsi ) in queste righe dove io posso scrivere e loro non possono rispondere, non sono il tipo, preferisco il duello verbale ad armi pari, armati di diritto di replica… mentre per me ha risposto la squadra, mettendo a tacere tutti quanti, sul verde rettangolo.
Ci siamo ragazzi, e ci saremo anche il prossimo anno, sicuramente in promozione, anzi, al 99% in promozione, ma se la nostra categoria sarà diversa, la nuova non sarà quella inferiore, mettetevi l’animo in pace signori…..
Forse tornerò a scrivere prossimamente, forse no, vedremo, oggi l’ho fatto perché chi mi conosce sa che adoro scrivere e anche perché in fin dei conti oggi per me era… UN GIORNO NORMALE!

Colgo l’occasione per fare i complimenti a Simone Cavalieri e ai suoi ragazzi per la bella affermazione nel recupero di campionato allievi regionali contro il Capostrada, ma purtroppo devo anche sottolineare la nota dolente di quello che sarebbe stato altrimenti davvero UN MERCOLEDI DA LEONI (vero Limberti?) se non fosse appunto accaduto un brutto incidente durante la loro partita a Davide Lanzilli, a lui va il mio ultimo pensiero, rimettiti presto Davide, sei il più forte di tutti!!!! Un abbraccio

Simone Bardazzi