Raffaele Benassi e Simone Bardazzi

Intervista doppia al direttore generale Simone Bardazzi ed al responsabile del settore giovanile amaranto Raffaele Benassi…

«Un mese e mezzo di lavoro, tutte le squadre si stanno ben comportando e sono ai vertici delle rispettive classifiche. Ve lo aspettavate?»

BARDAZZI: «Personalmente sì, mi aspettavo di ripartire alla grande dopo l’ottima stagione appena conclusa. Non per presunzione, ma perché in estate la società ha lavorato con immutato impegno e determinazione per allestire formazioni competitive in tutte le categorie…»

BENASSI: «Non è una sorpresa, in realtà, ma una conferma. Non esaltiamoci però, perché la stagione è appena cominciata…»

«Primo posto in Promozione, secondo posto nel campionato Juniores, primo posto a punteggio pieno nel campionato Allievi e secondo posto nel campionato Giovanissimi: Maliseti è sempre più protagonista a livello regionale…»

BARDAZZI: «Per quanto riguarda il settore dilettanti, l’inizio è stato addirittura superiore alle attese, era lecito aspettarsi qualche difficoltà in più visto il ringiovanimento dell’organico della Prima Squadra, l’età media della rosa del Maliseti è forse la più bassa della categoria, e l’inizio di un nuovo ciclo biennale per quanto riguarda la Juniores. Non è sicuramente una sorpresa il risultato degli Allievi, quello del ’96 è un gruppo da sempre competitivo ai massimi livelli, composto da ragazzi che sono con noi fin dalla scuola calcio…»

BENASSI: «Per quanto concerne il settore giovanile, sono convinto che gli Allievi possano recitare un ruolo da protagonisti nel proprio campionato. Sono soddisfatto per il buon inizio di stagione dei Giovanissimi, tre vittorie ed un pareggio, una squadra con diversi volti nuovi e che per questo ha comunque bisogno di un periodo di rodaggio. Stesso discorso per la Juniores, con una rosa rinnovata per 13-14 unità rispetto a quella che lo scorso anno ha conquistato il primo storico titolo a livello regionale…»

«A proposito di Juniores, la vittoria ottenuta sabato dai ragazzi di Salvadori in casa della Sestese ha un valore ben superiore ai tre punti…»

BARDAZZI: «Sicuramente sì, è un successo che attesta e certifica la crescita della nostra società, che nelle ultime stagioni è andata progressivamente avvicinandosi a realtà che da anni dominano il panorama calcistico dilettantistico regionale, la Sestese ha vinto titoli nazionali Allievi e Giovanissimi…»

BENASSI: «Concordo pienamente con Simone. Inoltre per un gruppo nuovo, una vittoria come quella di sabato costituisce una tappa fondamentale nel processo di crescita della squadra. Vincere in casa della Sestese porta grande fiducia e consapevolezza nei propri mezzi…»

«Parliamo dei campionati Allievi e Giovanissimi di élite. Cosa ne pensate davvero a tre anni dalla loro istituzione? E’ una dimensione che manca al Maliseti? E’ un obiettivo per il futuro?»

BARDAZZI: «Ero contrario all’istituzione dei gironi di élite per tutta una serie di ragioni che a suo tempo ho avuto modo di evidenziare, oggi non ho cambiato idea. Personalmente ritengo che il girone di élite non sia un obbligo o una necessità assoluta per una società come la nostra che, a prescindere dall’élite, oggi ha una prima squadra che disputa il campionato di Promozione con una rosa di giocatori che per 11 unità su 20 proviene dal nostro settore giovanile. Per un ragazzo di 15-16 anni penso sia più importante sapere che una società punta sui propri giovani, piuttosto che l’opportunità di disputare un campionato di élite. Detto questo, credo che tutte e tre le realtà più importanti di Prato, Jolly e Montemurlo, Maliseti e Coiano Santa Lucia, per valore delle squadre ed organizzazione societaria, possano tranquillamente far parte dei gironi di élite. Il Jolly ci è riuscito, sfruttando l’annata giusta quando venivano formati i gironi e vi accedevano le prime quattro di ciascun campionato, Maliseti o Coiano Santa Lucia potrebbero riuscirci quest’anno…»

BENASSI: «A mio avviso per una società che disputa il campionato di Promozione e che primeggia da anni nei campionati Juniores regionali, può essere strategico in un prossimo futuro puntare anche sulla partecipazione ad un girone Allievi di élite. Una partecipazione a questo campionato costituisce per alcuni giocatori un richiamo o uno stimolo in più, oltre all’organizzazione societaria ed alle strutture. Vedremo più avanti…»

«Negli ultimi due anni è diventato tangibile, anche a livello numerico e penso al “travaso” di atleti dagli Esordienti ai Giovanissimi o dagli Allievi alla Juniores, il funzionamento del famoso “sistema a vasi comunicanti” immaginato dal presidente Pacini. Siete d’accordo?»

BARDAZZI: «Lo dicono i numeri, è vero. Quest’anno altri tre giocatori della Juniores sono stati promossi in prima squadra, sette ragazzi sono passati dagli Allievi alla Juniores, la squadra Allievi ’96 parte quasi interamente dalla scuola calcio, i Giovanissimi B ’99 sono un gruppo che a vinto tutto a livello di scuola calcio. Ma non solo, negli ultimi anni abbiamo migliorato tantissimi aspetti, penso alla comunicazione tra i vari responsabili di settore. Il segreto credo sia aver costituito un gruppo di lavoro formato da persone che sono in questa società da tanto tempo, che insieme concorrono ai risultati della società, senza gelosie. Per questo abbiamo rinunciato ad avere una figura di direttore sportivo classico, che oggi sta qua ma domani non si sa…»

BENASSI: «Hai ragione, oggi percepiamo sempre di più quella comunione di intenti dalla scuola calcio al settore dilettanti che è stata alla base della rivoluzione organizzativa attuata alcune stagioni fa. Personalmente ho sempre creduto nei gruppi di lavoro, le difficoltà ci sono in tutti i contesti e le incontriamo anche noi quotidianamente, ma il coinvolgimento e la passione aiutano a superarle…»

«In settimana a Maliseti c’è stato un via vai di giornalisti e cameraman tv, il “piccolo” Maliseti, espressione di una frazione di 6mila abitanti, è in testa nel campionato di Promozione. Avete anche voi la sensazione che in questo contesto di difficoltà economica, con meno “magnati” pronti a finanziare vittorie immediate, a fare la differenza oggi sia finalmente una seria politica di programmazione?»

BARDAZZI: «Ne parlavo ieri con colleghi di altre società. Credo che sia proprio così, le ridotte disponibilità economiche con cui in un momento di crisi globale tutte le società sportive si trovano inevitabilmente ad operare sta premiando quelle realtà che prima di altre hanno saputo avviare una vera programmazione, puntando sui giovani e sul proprio vivaio. Siamo stati lungimiranti ed oggi fa piacere sapere che in qualche modo il Maliseti è preso a modello. Siamo cresciuti gradualmente, mentre alcune società che 4-5 anni fa dominavano i campionati oggi non esistono nemmeno più…»

BENASSI: «E’ impensabile per come è il mondo oggi, con un paese che fatica persino a mantenere i servizi sanitari ed un sistema produttivo in grande difficoltà, pensare di dare vita a progetti sportivi fondati sulla momentanea disponibilità economica. A Maliseti la società ha invece sempre creduto in una sana politica dei piccoli passi, lavorando con grande oculatezza. In questo momento il nostro lavoro è premiato e siamo davvero felici e soddisfatti. Detto questo, ricordiamoci che siamo solo a ottobre e c’è ancora tanto da lavorare, non è certo questo il momento di adagiarsi sugli allori, non siamo ancora arrivati a niente…»