Lunga intervista a mister Fabrizio Rossi dopo la conquista della matematica salvezza…

ROSSI: «Domenica a Castelnuovo Garfagnana? Complessivamente una prestazione soddisfacente, al di là del risultato negativo. La partenza è stata difficoltosa, tanto che ci siamo ritrovati sotto di due gol dopo 30’. Mi sono molto arrabbiato con i miei ragazzi, l’arbitro ha pensato che ce l’avessi con lui e mi ha buttato fuori. Nel secondo tempo siamo cresciuti e dopo aver accorciato le distanze con Pisaneschi al 60’ siamo andati anche vicini al pareggio. C’era forse anche un mezzo rigore a nostro favore. In ogni caso mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, considerando anche l’avversario che avevamo di fronte, lanciato verso la promozione in Eccellenza…

La salvezza matematica? Siamo contenti di aver raggiunto matematicamente questo obiettivo, per il secondo anno di fila. E’ vero, siamo un po’ calati nelle ultime giornate, fino a qualche settimana fa abbiamo pensato anche al sogno play-off. Probabilmente l’aver virtualmente raggiunto al salvezza con 8-9 giornate di anticipo e il fatto che i ragazzi non hanno percepito la spinta forte della società verso questo traguardo ha fatto sì che inconsciamente subentrasse un po’ di rilassamento. In certi momenti è la determinazione della società a fare la differenza, cedo che comunque possiamo essere tutti soddisfatti di quello che è stato fatto. E’ stato un campionato più omogeneo, meno altalenane rispetto allo scorso anno, quando nella seconda parte della stagione abbiamo avuto un vistoso calo…

Le pagine più belle della nostra stagione? Sicuramente la vittoria di Barga, con il fondamentale apporto di Daniele Rossi, che ci ha permesso di superare un momento di difficoltà, il successo sul campo del Seravezza e le prime partite a settembre con i campi asciutti. La pagina più brutta è stata invece la sconfitta contro il Quarrata in casa…

I nuovi? Si sono inseriti tutti molto bene nel gruppo, sono giocatori su cui contare anche in futuro. I giovani? Benino, non è mai facile per ragazzi di 17-18 anni…

Il futuro? Nelle prossime settimane avremo modo di incontrarci, parlare, verificare i programmi della società. A Maliseti mi sento a casa, spero ci sia la volontà di proseguire il lavoro che abbiamo fatto in questi anni…»