Mixed zone Promozione…

BICHI: «Bella partita tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Loro avevano bisogno di una vittoria per poi sperare in una sconfitta della Pontremolese, noi volevamo a tutti i costi chiudere in bellezza. Siamo andati sotto su rigore, allo scadere siamo riusciti a pareggiare con una bella azione in verticale finalizzata da Picchianti.
Numeri da record? Siamo contenti, abbiamo eguagliato il miglior piazzamento della società nel campionato di Promozione (ndr: quarto posto stagione 2016/17), ottenendo il record di punti (48, contro i 47 della passata stagione – ndr). Resta il rammarico di non poter disputare i play-off per la forbice, la squadra è in grande condizione e nessuna squadra ci avrebbe incontrato volentieri. Stagione da incorniciare? Lo lasciamo dire agli addetti ai lavori, a noi basta sapere che chi è venuto a vederci quest’anno, gli sportivi di Maliseti e Tobbiana che ci hanno seguito sempre da vicino, si è divertito. Tra i numeri mi piace citare anche la seconda miglior difesa del torneo, e dire che nel girone di ritorno siamo usciti imbattuti dagli scontri diretti con le prime tre. Peccato aver perso Mattia proprio nel momento decisivo della stagione, per noi è il top player che fa la differenza, con lui sempre in campo forse avremmo avuto 6-7 punti in più.
Ho avuto il privilegio di allenare un gruppo favoloso, che ha lavorato bene fin dal primo giorno. Tutti si sono fatti trovare pronti quando sono stati chiamati in causa. Siamo partiti ad agosto con tante incognite, la squadra più giovane del campionato, molti giovani esordienti (sette i debuttanti assoluti lanciati nella mischia da Bichi, ndr), Rosi che veniva da un lungo stop, un portiere del ’97 al primo anno da titolare. Le risposte sono state tutte positive. Io stesso sono tornato in panchina dopo 3 anni, ringrazio il direttore che mi ha dato la possibilità di tornare ad allenare la squadra del mio paese. Questi otto mesi sono volati, è così quando si sta bene insieme. Ringrazio il mio staff, tutti eccezionali, il nostro massaggiatore Alessandro Sirigu, il preparatore dei portieri Gigi Conti, il prof Umberto Bracciali che mi ha accompagnato nel lavoro atletico. E i dirigenti accompagnatori Maurizio Banana, Carlo Agliana, Luciano, Santini.
Futuro? La società sicuramente ci chiamerà per parlare della nuova programmazione. Sono certo che in società siano ben consapevoli di cosa hanno tra le mani, un gruppo giovane, quasi interamente cresciuto in casa, 18 su 21 sono “canterani amaranto”, con un mix di giocatori esperti. C’è una base tecnica e ci sono valori umani per poter costruire. Buoni presupposti, ora tocca alla società decidere se e come andare ad intervenire. Di lavoro da fare non ce ne sarebbe nemmeno tanto, è chiaro a tutti dove andare a ritoccare. La classifica la fanno i gol, quest’anno siamo partiti con Putoto, stava cominciando ad incidere, poi si è fatto male e abbiamo sopperito con chi c’era, ma in rosa manca un centravanti puro da affiancare a Mattia.
I big restano? Sapete come funziona il calcio, dopo un campionato così è logico che i giocatori più in vista ricevano delle telefonate. E’ nell’interesse di tutti avere risposte prima possibile. Una cosa mi sento di dirla: per me come per i ragazzi la priorità è il Maliseti…»