Il bilancio della stagione 2017/18: intervista a mister Riccardo Agostiniani.

AGOSTINIANI: «E’ stato un biennio molto positivo, siamo riusciti a raggiungere un quarto posto (miglior piazzamento di sempre in Promozione) e un quinto posto (con 47 punti, massimo punteggio nella categoria), lo scorso anno abbiamo raggiunto una finale di coppa superando Aglianese, Fucecchio e Firenze Ovest fuori casa.

C’è il rammarico di aver mancato i play-off per un solo punto, ma il calcio è anche questo, a parte chi vince, in questo caso il Vorno, le altre squadre hanno sempre da recriminare per qualche partita che non è girata per il verso giusto. C’è la consapevolezza di avere fatto il massimo, tra mille difficoltà: in due anni abbiamo avuto quattro crociati. Quest’anno abbiamo perso giocatori come Rosi e Rossi, ma anche Paolacci e Innocenti, quattro giocatori che ci avrebbero potuto dare quel qualcosa in più che forse ci avrebbe permesso di raggiungere l’obiettivo. E sono convinto che in una partita secca avremmo potuto impensierire il Camaiore.

In questo biennio abbiamo lanciato anche tanti giovani, un po’ per necessità, ma anche perché credo che sia compito di un allenatore capire le caratteristiche e le priorità della società in cui lavora. E a Maliseti c’è un serbatoio di giovani importante a cui attingere e da valorizzare. Poi sta anche ai giovani farsi trovare pronti, saper aspettare, oggi i giovani hanno più fretta di una volta, e non mi riferisco ai nostri ragazzi, parlo in generale. Devo dire che da questo punto di vista a Maliseti ho avuto la fortuna di trovare dei ragazzi con la testa a posto.

Il mio futuro? A Maliseti ho trovato un ambiente familiare, una realtà particolare, capisco perché tanti ragazzi nati qui siano rimasti così legati a questa società, e mi riferisco a Alessio Marini, che ieri è stato giustamente festeggiato da tutti. Quando finisce una stagione la mia abitudine è sempre quella di andare a parlare con la società. Parlerò con Simone Bardazzi, come ho fatto lo scorso anno, lui mi dirà quali sono le idee della società. I matrimoni si fanno in due, a livello dilettantistico i tesseramenti sono annuali, vedremo se le nostre idee saranno le stesse oppure no.

In ogni caso, di questo biennio mi resterà un ricordo molto bello. Alleno dal ’90, io avrei la possibilità di allenare di giorno, invece in questi due anni ho avuto sempre il piacere di fare la borsa per venire al campo la sera. Questo perché ho trovato in società un gruppo di persone straordinarie e un gruppo di ragazzi con dei valori, non è retorica. L’ho detto ai giovani, per loro ritrovare un gruppo di “vecchi” come questi non sarà facile, nessuno ha mai dato la colpa ai ragazzi per un gol preso o sbagliato.

Due annate molto positive, nella storia restano le vittorie e le coppe, quella serata al “Bozzi” non me la posso scordare, ma a Maliseti ho vinto lo stesso perché ho conosciuto delle persone speciali…»