Gianni Luca Pacini

Lascia dopo 13 anni. Sua la presidenza più lunga e vincente nella storia del Maliseti. Gianni Luca Pacini rimane nel nuovo consiglio per occuparsi, in particolare, dei rapporti con le istituzioni locali: «A disposizione se la società riterrà di volersi avvalere in qualche modo della mia esperienza…»

Gianni Luca Pacini ha assunto la presidenza dell’A.C. Maliseti nel 2001, tredici anni fa. «Ricordo bene quel momento, mi cercò Romano Bartolini, c’era un gruppo di soci che voleva dare nuovo impulso ad una società che stava attraversando una fase di difficoltà. Dal 2001 al 2014 sono 13 anni, esattamente un terzo dello storia del Maliseti, società fondata nel 1975. Per me è stato un onore raccogliere il testimone di una storia cominciata con i fondatori Balestri, Pierattini etc, e portata avanti da presidenti come Luciano Bettazzi e Domenico Giannerini, solo per citarne alcuni…»

Un percorso difficile, ma pieno di soddisfazioni. «Non è stato semplice, devo dire che non saremmo mai riusciti a fare quello che abbiamo fatto se non ci fosse stato un gruppo dirigente forte e unito. Persone che con grande passione hanno speso il loro tempo e si sono assunti anche delle responsabilità economiche, per il bene della società. La soddisfazione più grande è legata agli investimenti fatti sulle strutture, siamo stati tra le prime società di Prato a dotarci di un campo in erba sintetica, all’inaugurazione c’era anche la Nazionale Under 20. Abbiamo fatto la convenzione con il Comune per la gestione dei campi, anche in questo siamo stati dei pionieri. Abbiamo investito per creare una pizzeria come luogo di ritrovo per gli atleti e le famiglie. Siamo stati tra le prime società a investire sulla comunicazione internet, il nostro sito internet ha più di 10 anni…»

I risultati sportivi. «Abbiamo gioito insieme per le tante vittorie, raggiungendo traguardi inimmaginabili all’inizio di questo percorso. L’integrazione con il Quinto Martini nel 2001 ha portato a sviluppare il settore dilettanti, con Simone Bardazzi abbiamo fatto una scalata dalla Terza Categoria alla Promozione, diventando la società più importante del Comune di Prato dopo l’A.C. Prato. Dieci anni fa qua sul centrale abbiamo alzato al cielo la Coppa Toscana vincendo la finale di ritorno contro la Campese. A livello giovanile abbiamo vinto tre campionati regionali negli ultimi tre anni, due con la Juniores e uno con gli Allievi. Nella stagione appena conclusa siamo stati vicecampioni regionali con Juniores e Allievi d’elite, siamo arrivati in finale di coppa con i Giovanissimi. Abbiamo conquistato vari titoli provinciali, la scuola calcio ha primeggiato per tre anni la classifica meritocratica…»

Ma nel 2001 avevamo tutti 13 anni meno. «Quando abbiamo cominciato eravamo tutti più giovani, avevamo energie diverse. Anche il contesto socio-economico locale e nazionale era diverso, le risorse si trovavano più facilmente. Voglio ringraziare tutti gli sponsor che in questi anni hanno sostenuto la nostra attività sportiva, non sarebbe stato possibile tutto questo senza di loro. La fusione con la Tobbianese ci ha permesso di unire le forze, insieme stiamo creando un grande polo calcistico nella zona ovest della città…»

La necessità di un rinnovamento generazionale. «Ho dato l’anima e il cuore per il Maliseti. Negli ultimi 2-3 anni sono rimasto quasi da solo, tanto che spesso fuori il Maliseti è stato identificato con Pacini. Ringrazio Alessandro Nerini che dal 2004 in poi mi è sempre stato vicino, anche in concomitanza di alcuni eventi che ci hanno messo a dura prova. E’ una grande persone che vuole bene al Maliseti e al quartiere di Maliseti. Ho scelto di fare un passo indietro per lasciare spazio ad un rinnovamento generazionale. Ho avuto anche delle difficoltà familiari che mi hanno messo a dura prova. Per il bene del Maliseti Tobbianese devono farsi largo nuove persone volenterose. La società è cresciuta tanto, deve essere sostenuta da nuove forze…»

I momenti più tristi. «Sicuramente la perdita di mio padre, lo scorso anno. E la tragica scomparsa di Giovanni Napolitano, pochi giorni fa. Un ragazzo che ho visto crescere. E gli altri lutti che ci sono stati purtroppo in questi anni, penso a Sergio Ciampi, al figlio di Maurizi. Perché il Maliseti è una famiglia…»

Il progetto incompiuto. «Se potessi tornare indietro, non rifarei alcuni errori. Ma sono stati fatti sempre in buona fede, spesso per il la fretta non abbiamo avuto il tempo di riflettere a fondo. E’ rimasto chiuso in un cassetto il progetto di un grande centro sportivo, che coinvolgesse anche il Pattinodromo. E’ mancata la volontà politica. E forse avrei voluto coinvolgere maggiormente il paese, abbiamo vinto dei campionati con 100 persone in tribuna…»

I rapporti con le altre società pratesi. «Buoni, però ci sono stati sempre troppi interessi di bottega, potevamo fare più battaglie insieme, per ottenere finanziamenti dagli Enti Locali, per abbassare i costi di gestione…»

Il passo indietro. «Un grande in bocca al lupo a Tommaso. I soci hanno indivisuato la figura più adatta a ricoprire il ruolo di presidente. Da parte mia resto a disposizione se la società riterrà di volersi avvalere in qualche modo della mia esperienza…»

Gianni Luca Pacini rimane nel nuovo consiglio per occuparsi, in particolare, dei rapporti con le istituzioni locali. Al termine dell\’assemblea dei soci tenutasi giovedì sera a Maliseti, un grande applauso ha salutato il momento del passaggio del testimone al vertice della società: un ringraziamento ed un apprezzamento per il grande lavoro fatto da Gianni Luca Pacini in questi 13 anni ed un grande in bocca al lupo al nuovo presidente Tommaso Guasti.