Intervista ad Enrico Vianello. Da settembre sarà il responsabile della scuola calcio della Vaianese…

«Ieri sera? Vincere una coppa è sempre motivo di soddisfazione. Sono contento soprattutto per i ragazzi, dopo la partita mi hanno detto che erano tre anni che non riuscivano a battere il Coiano S.Lucia. Con i biancazzurri avevamo perso anche nella finale provinciale, anche se erano partite di 20′. E’ stato decisivo il nostro portierone Pittalà, che ha parato ben tre rigori. Per il ’95 è stata una stagione molto positiva, in campionato abbiamo raggiunto le finali provinciali, abbiamo disputato il torneo regionale a Cascina, abbiamo vinto due tornei, quello di Casale a settembre e questa a Lanciotto, siamo arrivati in semifinale al “Soffici”, al “Magherini siamo usciti ai quarti, contro la squadra che poi ha vinto il torneo, senza poter schierare la miglior formazione. Non ci hanno voluto cambiare una data, peccato… Finisce la mia avventura a Maliseti. Vorrei salutare tutti i ragazzi, il ’95 ed il ’92 che ho già salutato qualche giorno fa. Mi hanno dato tanto. Io lavoro molto sul campo, quando serve brontolo, ma poi mi affeziono molto ai ragazzi. Ieri seri mi sono quasi commosso. Un ringraziamento alla società, dal presidente Pacini al dg Bardazzi, al ds Doni, a tutte le persone che ho conosciuto a Maliseti. Un saluto particolare ad Onofrio ed all’ufficio stampa. E’ stata un’esperienza positiva, anche se durata un solo anno. Per me è stato il debutto come direttore sportivo. Costruire le squadre a luglio non è facile, ma gli obiettivi sono stati tutti raggiunti. Rammarico? Tuto non si può fare in un anno, è chiaro. Il doppio ruolo di allenatore e ds è molto difficile da gestire. Mi dispiace di interrompere un lavoro dopo un solo anno, a Vernio sono stato 7 anni, sono una persona che si lega alle società dove lavora. Il calcio comunque non finisce qua, chissà in futuro… Da settembre vado a Vaiano, sarò il responsabile della scuola calcio della Vaianese e collaborerò con il ds Masini. Allenerò anche una squadra, il ’93 o il ’95, vediamo. Ci rivediamo in campo, intanto grazie a tutti…»